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Vento di novità da Mediobanca. Dopo il fortunato ingresso nel mondo degli investimenti e del risparmio gestito, CheBanca! ha infatti lanciato Wallet of Wallets (WoW), il nuovo servizio che rappresenta la prova vivente dell’anima innovativa e digitale della banca retail del Gruppo. Roberto Ferrari, Direttore Generale CheBanca!, ha così commentato il neo arrivato: “È’ da un anno che lavoriamo a questo progetto. Volevamo entrare nel settore del mobile payment ma senza replicare l’offerta esistente. Studiando il mercato ci siamo resi conto che il proliferare di borsellini elettronici costringeva il cliente a gestire molteplici strumenti di pagamento. Da qui l’intuizione di creare un wallet “democratico” capace di contenerne altri e aperto a tutti, anche a chi non è cliente CheBanca! Non appena abbiamo reso disponibile il prodotto sul sito, senza nemmeno comunicarlo, abbiamo registrato oltre 7000 download dell’App in una settimana. Un risultato più che incoraggiante”. Ma cosa rende così appetibile questo servizio? L’applicazione, scaricabile da qualsiasi smartphone, consente di creare un “portafoglio” finalizzato all’aggregazione del conto corrente CheBanca! (e non solo) con tutte le carte di credito, debito e prepagate dei circuiti Mastercard e Visa dei correntisti. Ma non è tutto qui. WoW è utile anche per il pagamento delle bollette, dei bollettini postali premarcati e bianchi, per effettuare le ricariche telefoniche, per i pagamenti peer-to-peer e, grazie alla partnership con Master Pass, anche per gli acquisti dai siti di e-commerce abilitati. Infine, dal 31 ottobre, l’operatività di WoW si estenderà anche al canone Rai, al bollo Aci, alle carte di trasporto degli operatori aderenti e al send money Paypal. Insomma, una vera e propria scalata verso l’obiettivo di coprire tutto lo spettro dei pagamenti.

Mutui

Un aiuto concreto dedicato a giovani, precari e nuclei familiari con ridotte possibilità economiche per acquistare casa e uno strumento per rilanciare il mercato immobiliare, "anche sotto il profilo dell'efficienza energetica": il Fondo statale mutui prima casa (che sostituisce il precedente dedicato ai giovani precari), previsto nel Decreto Interministeriale del 31 Luglio 2014, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 settembre, si pone l'ambizioso obiettivo di dare nuovo impulso alle imprese e all'economia del Belpaese con lo stanziamento di circa 650 milioni di euro, "che potranno attivare circa 20 miliardi di euro di nuovi finanziamenti". Pensato per la "concessione di garanzie nella misura massima del 50 per cento della quota capitale di mutui ipotecari, di ammontare non superiore a 250mila euro", il Fondo si propone di garantire l'accesso all'erogazione del mutuo per acquistare, ed eventualmente ristrutturare con un focus sul miglioramento dell'efficienza energetica, immobili non di lusso da adibire a prima casa del mutuatario. I destinatari del progetto rientrano in una platea dai requisiti ben definiti e, in particolare, sono: giovani coppie (in cui almeno uno dei due componenti non abbia superato i 35 anni); nuclei familiari monogenitoriali con figli minori; giovani di età inferiore ai trentacinque anni titolari di un rapporto di lavoro atipico; conduttori di alloggi di proprietà degli IACP, comunque denominati come specificato sul sito del Governo Italiano. Per quanto riguarda le tempistiche di attivazione della procedura, una volta che la Consap, società che fa parte del MEF, al quale è deputata la gestione del Fondo, avrà rilasciato - da 30 giorni lavorativi - il manuale per l'accesso all'infrastruttura telematica da parte delle banche e degli intermediari finanziari, questi ultimi avranno un mese di tempo dalla data della loro adesione al progetto per erogare i fondi a chi ne fa richiesta. I cittadini potranno effettuare la presentazione della domanda direttamente alla banca/intermediario finanziario di appoggio per il mutuo, utilizzando i moduli che saranno pubblicati su dt.tesoro.it, consap.it e sui siti degli operatori aderenti, la cui lista completa sarà disponibile su consap.it e abi.it.    

Mutui

Conto Facto è il primo prodotto retail lanciato dalla Banca Farmafactoring. Il Gruppo, che opera nel settore del factoring, è nato nel 1985 ed è attivo in Italia, in Spagna e in Portogallo. E’ stato costituito da un gruppo di aziende farmaceutiche e produttrici di apparecchiature biomedicali italiane e multinazionali con l'esigenza di avere un unico interlocutore nella complessa operatività della gestione dei crediti in un settore così particolare qual è quello del Servizio Sanitario Nazionale. Solo nel 2013 è avvenuta la trasformazione in Banca Farmafactoring Conto Facto è l’innovativo conto deposito online con tassi d’interesse molto convenienti quali ad esempio un rendimento del 2,40% a 12 mesi. La scadenza del vincolo la decide il cliente e il Conto è pensato per garantire rendimenti e orizzonti d’investimento personalizzati. Conto Facto inoltre, in quanto conto online è sottoscrivibile all’indirizzo www.contofacto.it e, inoltre, gode della garanzia del Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi che copre gli importi versati fino a 100.000 euro. Tra i vantaggi si legge anche l’importantissima assenza di spese. Tutti i movimenti eseguiti all’interno del conto deposito e i bonifici in uscita saranno infatti esenti da costi così come l’imposta di bollo obbligatoria sarà a carico di Banca Farmafactoring. Unico onere? La ritenuta fiscale sugli interessi. Come dicevamo prima, il conto si può aprire online e l’importo minimo è pari a 15.000 euro.

Mutui

“Il Gruppo ING è uno dei più importanti gruppi bancari e assicurativi al mondo”. Così si legge nel sito della banca ING Direct nata, nel 1991, dalla fusione avvenuta tra la compagnia assicurativa olandese Nationale Nederlanden e il Nmb Postbank Group. In effetti il Gruppo “arancione” oggi è presente in cinque continenti con oltre 75 mila dipendenti e conta circa 48 milioni di clienti nel mondo. La sede centrale è Amsterdam e le aree di business nelle quali opera ING sono: prodotti e servizi bancari, strumenti di investimento, Assicurazioni-vita e pensioni. Il Gruppo ING offre prodotti bancari pensati per un’ampia clientela di privati, famiglie, piccole imprese, grandi aziende, istituzioni e organizzazioni governative e, secondo quanto riporta il sito web, oggi si colloca al primo posto tra le banche on line per numero di clienti. Tra i diversi servizi on-line che la Banca può vantare, quello del mutuo online è uno dei più ricercati. Questo servizio identifica l’offerta di mutui indirizzati soprattutto al sogno dei clienti dell’acquisto della prima casa (soprattutto per quelli più giovani) o della seconda. Servizio che è possibile chiedere e gestire semplicemente attraverso internet, senza doversi recare quindi presso lo sportello bancario di riferimento. Una bella comodità se pensiamo ai mille impegni quotidiani che spesso non ci consentono di conciliare con tranquillità tutte le nostre necessità. Ma quali sono quindi i vantaggi che offre un mutuo online? Prima di tutto, come già anticipavamo prima, è possibile richiedere e ottenere un preventivo gratuito da casa direttamente dal sito della Banca. Il secondo vantaggio, probabilmente ancora più interessante, è che accendere un mutuo online, a prescindere dalla tipologia di tasso di interesse applicato al finanziamento (i principali tipi di mutui sono quello a tasso fisso e quello a tasso variabile), permette ai clienti di usufruire di tassi di interesse e condizioni speciali studiati appositamente per i clienti che decidono di procedere tramite il canale Web.

Mutui

In un momento storico molto delicato, in cui l'Italia non naviga in ottime acque nel panorama economico e politico, la Banca Carim ha pensato ad alcune agevolazioni dedicate a chi vorrebbe avere un accesso facilitato ai mutui. Si tratta di un'iniziativa volta ad andare incontro ai giovani che sognano di acquistare una casa: per accedere ai finanziamenti agevolati la scadenza sarebbe stata il 31 luglio 2014, ma Banca Carim, ha proposto i mutui prorogati, ossia ha permesso a chiunque di fare domanda entro il 31 ottobre, cioè tre mesi dopo il termine. Qualche tempo fa (e non particolarmente lontano, ossia nel 2013), si pensava che il mercato immobiliare stesse dando qualche segnale di ripresa, ma in realtà è solo grazie all'iniziativa di alcune banche che i mutui sono, nell'attualità, ricchi di agevolazioni. Il Presidente di Banca Carim, Sido Bonfatti, ha rilasciato recentemente una dichiarazione in cui si mostra molto soddisfatto dell'iniziativa, poiché ha permesso di far sperare a più di 200 famiglie e il dato è in continua crescita. Dice inoltre, quanto le banche debbano dare un segnale forte per aiutare la crescita dell'economia di un Paese che negli ultimi anni sta soffrendo molto la crisi. I mutui agevolati hanno uno spread che parte dal 2,20% e i tempi di risposta sono molto veloci (massimo una settimana dalla richiesta). Non c'è che dire: se tutte le realtà finanziarie avessero questo tipo di iniziative, probabilmente i tempi di ripresa potrebbero subire una ventata di positività e celerità, due caratteristiche di cui l'Italia attualmente ha bisogno.

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Per chi vuole comprare o ristrutturare un immobile, si tratti della prima o della seconda casa piuttosto che di un fabbricato con altra destinazione d'uso, il mutuo è la forma di finanziamento principe per sovvenzionare l'acquisto e/o i lavori necessari. Ma come scegliere il migliore? Posto che è impossibile eleggere un 'campione' della categoria, è vero che esistono soluzioni maggiormente adatte rispetto ad altre a ogni singola situazione: ecco allora una breve guida alla scelta del mutuo, per trovare quello più indicato per ogni esigenza. La prima cosa da sapere è che la banche concedono mutui fino all'80% del valore dell'immobile, con una durata media da 5 a 30 anni: certi istituti in alcuni casi arrivano a finanziare anche il 100% e a dilazionare il pagamento in 40 o 50 anni, ma naturalmente il costo complessivo del prestito lievita e le condizioni sono molto più stringenti, con la richiesta di garanzie aggiuntive rispetto all'ipoteca dell'immobile stesso da parte del soggetto finanziatore. Il consiglio per chi ha un piccolo capitale da parte e/o può contare su una rendita certa e fissa, dunque, è di scegliere l'importo del mutuo 'standard', ovvero fino a massimo l'80%, e una durata del mutuo non eccessivamente lunga. Un altro aspetto da valutare nella scelta del mutuo è quindi il tasso di interesse, che può essere fisso, variabile, misto e capped rate. Il tasso di interesse fisso resta invariato per tutta la durata del finanziamento ed è indicato per chi vuole conoscere in anticipo il costo complessivo dell'intera operazione e avere una rata costante, senza il rischio di 'sorprese'. Il tasso di interesse variabile, invece, cambia in relazione all'andamento dei mercati e può essere una scelta vantaggiosa come no, anche se in teoria nel medio-lungo periodo tende a portare un risparmio: decisamente è un'opzione consigliata a chi può contare su un buon capitale iniziale e su rendite consistenti. Il tasso di interesse misto infine permette di passare da un'opzione all'altra, unendo i vantaggi del variabile alla possibilità di scegliere il fisso in caso di congiuntura dei mercati negativa, mentre il tasso di interesse capped rate stabilisce a priori un tetto massimo alla rata. Da ultimo, per valutare la tipologia di mutuo più indicata alle proprie esigenze è bene considerare eventuali agevolazioni dedicate a nuovi e vecchi clienti da parte delle banche, che spesso incentivano gli ultimi prodotti e/o consolidano e/o acquisiscono utenza proprio offrendo particolari vantaggi sui finanziamenti per l'acquisto e la ristrutturazione degli immobili, e bonus fiscali di vario tipo.

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Come ogni anno, compilando la dichiarazione dei redditi i contribuenti hanno la possibilità di destinare "una quota pari al 5 per mille dell'Irpef a finalità di interesse sociale", rappresentate da Onlus e volontariato, ricerca scientifica, ricerca sanitaria, comuni di residenza e associazioni sportive dilettantistiche, secondo quanto stabilito dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 23 aprile 2010. Gli elenchi dei soggetti ammessi a godere del beneficio per il 2014 sono consultabili sul sito dell'Agenzia delle Entrate (agenziaentrate.gov.it), seguendo il percorso Home/Documentazione/Archivio/Schede adempimento/Schede adempimento 2012/Richiedere/5 per mille 2012/Scheda informativa/Elenchi/Elenchi degli ammessi e degli esclusi con l'indicazione delle scelte e degli importi (pubblicati il 9 aprile 2014), e il contribuente può optare per una sola scelta di destinazione, "firmando in uno dei cinque appositi riquadri che figurano sui modelli di dichiarazione (Modello Unico PF, Modello 730, ovvero apposita scheda allegata al CUD per tutti coloro che sono dispensati dall’obbligo di presentare la dichiarazione)" ed eventualmente indicando il codice fiscale del soggetto al quale intendere devolvere il 5 per mille dell'Irpef. Per il 2014 alle varie destinazioni si aggiunge il finanziamento delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici (secondo quanto previsto dal Dl n. 98 del 6/7/2011, convertito con modificazioni dalla Legge n. 111 del 15/07/2011), mentre vale sempre il distinguo tra scelta di destinazione del 5 per mille e dell'8 per mille, che "non sono in alcun modo alternative fra loro", come ricorda sul proprio sito l'Agenzia delle Entrate.

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